

Il libro è il resoconto dei torneo chiuso a girone quadruplo tra i primi sei classificati del XII Campionato URSS, ed è stato salutato dalla critica come una delle migliori opere analitiche di tutti i tempi, perfino a prova di computer.
Contiene un saggio sul finale di torre contro torre e pedoni ‘f’ e ‘h’ ancora oggi insuperato per chiarezza espositiva.
Nel 1940, tra lo stupore generale, Botvinnik manca clamorosamente l’appuntamento con il torneo più forte del mondo, il Campionato Sovietico. Davanti a lui finiscono in quattro: Smyslov e Keres, ma soprattutto Bondarevskij e Lilienthal, i due vincitori ex-aequo a sorpresa.
Sin da subito, Botvinnik manifesterà insofferenza per questo risultato, attribuendolo alla casualità di un torneo a girone singoli.
Per il 1941, il Patriarca non vuole correre rischi e invoca un torneo chiuso a girone quadruplo tra i primi sei classificati del XII Campionato URSS. I risultati daranno ragione al futuro Campione del mondo che vince di prepotenza con 2,5 punti di vantaggio sul secondo.
Il libro è il resoconto dei suoi sforzi, ed è stato salutato dalla critica come una delle migliori opere analitiche di tutti i tempi, perfino a prova di computer. Il saggio conclusivo sul finale di torre contro torre e pedoni ‘f’ e ‘h’ è ancora oggi insuperato per chiarezza espositiva.
Nel 1940, tra lo stupore generale, Botvinnik manca clamorosamente l’appuntamento con il torneo più forte del mondo, il Campionato Sovietico. Davanti a lui finiscono in quattro: Smyslov e Keres, ma soprattutto Bondarevskij e Lilienthal, i due vincitori ex-aequo a sorpresa.
Sin da subito, Botvinnik manifesterà insofferenza per questo risultato, attribuendolo alla casualità di un torneo a girone singoli.
Per il 1941, il Patriarca non vuole correre rischi e invoca un torneo chiuso a girone quadruplo tra i primi sei classificati del XII Campionato URSS. I risultati daranno ragione al futuro Campione del mondo che vince di prepotenza con 2,5 punti di vantaggio sul secondo.
Il libro è il resoconto dei suoi sforzi, ed è stato salutato dalla critica come una delle migliori opere analitiche di tutti i tempi, perfino a prova di computer. Il saggio conclusivo sul finale di torre contro torre e pedoni ‘f’ e ‘h’ è ancora oggi insuperato per chiarezza espositiva.