

In che modo un brano di quasi sei minuti, il doppio della lunghezza “gradita” dalle radio, riesce a diventare una hit mondiale? Come può un chiassoso mix di stili tanto diversi tra loro diventare una pietra miliare del rock e continuare a collezionare record?
Borgognone parte dalle origini di Freddie Mercury e dei Queen e ne segue il cammino fino a A Night at the Opera, per poi raccontare tutto, ma proprio tutto quello che c’è da sapere intorno a Bohemian rhapsody e al suo successo: le peculiarità compositive di testo e musica, il packaging, le strategie di diffusione, gli aneddoti più interni, la scalata alle classifiche nel 1975, il successo del Live Aid, il ritorno in vetta nel 1991, anno della scomparsa del suo autore, e poi nel 2018, con il biopic sulla vita di Mercury.
In che modo un brano di quasi sei minuti, il doppio della lunghezza “gradita” dalle radio, riesce a diventare una hit mondiale? Come può un chiassoso mix di stili tanto diversi tra loro diventare una pietra miliare del rock e continuare a collezionare record?
Borgognone parte dalle origini di Freddie Mercury e dei Queen e ne segue il cammino fino a A Night at the Opera, per poi raccontare tutto, ma proprio tutto quello che c’è da sapere intorno a Bohemian rhapsody e al suo successo: le peculiarità compositive di testo e musica, il packaging, le strategie di diffusione, gli aneddoti più interni, la scalata alle classifiche nel 1975, il successo del Live Aid, il ritorno in vetta nel 1991, anno della scomparsa del suo autore, e poi nel 2018, con il biopic sulla vita di Mercury.
Non manca un’analisi dei numeri straordinari che certificano un successo che si rinnova di generazione in generazione, perfino online, e delle varie opere successive che a Bohemian rhapsody si sono ispirate. «Più che una canzone» chiosa Borgognone. Come dargli torto?
In che modo un brano di quasi sei minuti, il doppio della lunghezza “gradita” dalle radio, riesce a diventare una hit mondiale? Come può un chiassoso mix di stili tanto diversi tra loro diventare una pietra miliare del rock e continuare a collezionare record?
Borgognone parte dalle origini di Freddie Mercury e dei Queen e ne segue il cammino fino a A Night at the Opera, per poi raccontare tutto, ma proprio tutto quello che c’è da sapere intorno a Bohemian rhapsody e al suo successo: le peculiarità compositive di testo e musica, il packaging, le strategie di diffusione, gli aneddoti più interni, la scalata alle classifiche nel 1975, il successo del Live Aid, il ritorno in vetta nel 1991, anno della scomparsa del suo autore, e poi nel 2018, con il biopic sulla vita di Mercury.
Non manca un’analisi dei numeri straordinari che certificano un successo che si rinnova di generazione in generazione, perfino online, e delle varie opere successive che a Bohemian rhapsody si sono ispirate. «Più che una canzone» chiosa Borgognone. Come dargli torto?