

Il centro di partita è uno dei libri più importanti della storia degli scacchi e, senz’altro, il più travagliato.
Il centro di partita è uno dei libri più importanti della storia degli scacchi e, senz’altro, il più travagliato.
Il testo fu pubblicato originariamente nel 1929 e riscosse subito enorme successo. In quella sua forma è arrivato in Italia nel 1968, nella traduzione curata da Giorgio Porreca.
Tuttavia, l’autore aveva cominciato a rivedere l’opera già negli anni Trenta, ritenendo necessario un aggiornamento per stare al passo con l’impetuoso sviluppo del pensiero scacchistico.
La nuova edizione de Il centro di partita avrebbe dovuto vedere la luce nel 1941, ma la guerra ne cambiò il destino: se l’autore si salvò dall’assedio, la valigia in cui aveva custodito gelosamente i quaderni con il testo rivisto andò irrimediabilmente perduta.
Romanovskij impiegò gran parte di quanto restava della sua vita per riscrivere il libro, che finalmente vide la luce in due tomi: Il piano (1960) e Le combinazioni (1963).
Da allora è un caposaldo irrinunciabile della formazione di ogni scacchista russo e non solo.
Le edizioni del 1929 e degli anni Sessanta sono tra loro completamente diverse per contenuto (del tutto nuovo), chiarezza espositiva e originalità nella trattazione. Oggi, grazie alla traduzione dal russo di Caissa Italia, quest’opera fondamentale è disponibile nella versione definitiva fortemente voluta dal suo autore.
In uscita il 20 giugno 2021
Il centro di partita è uno dei libri più importanti della storia degli scacchi e, senz’altro, il più travagliato.
Il testo fu pubblicato originariamente nel 1929 e riscosse subito enorme successo. In quella sua forma è arrivato in Italia nel 1968, nella traduzione curata da Giorgio Porreca.
Tuttavia, l’autore aveva cominciato a rivedere l’opera già negli anni Trenta, ritenendo necessario un aggiornamento per stare al passo con l’impetuoso sviluppo del pensiero scacchistico.
La nuova edizione de Il centro di partita avrebbe dovuto vedere la luce nel 1941, ma la guerra ne cambiò il destino: se l’autore si salvò dall’assedio, la valigia in cui aveva custodito gelosamente i quaderni con il testo rivisto andò irrimediabilmente perduta.
Romanovskij impiegò gran parte di quanto restava della sua vita per riscrivere il libro, che finalmente vide la luce in due tomi: Il piano (1960) e Le combinazioni (1963).
Da allora è un caposaldo irrinunciabile della formazione di ogni scacchista russo e non solo.
Le edizioni del 1929 e degli anni Sessanta sono tra loro completamente diverse per contenuto (del tutto nuovo), chiarezza espositiva e originalità nella trattazione. Oggi, grazie alla traduzione dal russo di Caissa Italia, quest’opera fondamentale è disponibile nella versione definitiva fortemente voluta dal suo autore.
In uscita il 20 giugno 2021