A corto di tempo.

      A corto di tempo.

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      Domande e risposte

      Pubblicata tra il 1990 e il 2006 su l’Italia Scacchistica, Zeitnot era l’appuntamento mensile con la provocazione, la polemica, il riferimento colto, la posizione controcorrente, la difesa dei deboli, l’oscuro presagio - e perché no, lo sproloquio.

      Non tutto era sempre esatto o condivisibile. Mai però la penna di Bolmida si è inchinata alla banalità - o come direbbe lui, al guadagno di un pedone.

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      Dettagli A corto di tempo.

      Se mai è possibile definire elzeviro una qualsiasi rubrica a tema scacchistico, questa deve essere Zeitnot di Carlo Bolmida. 

      Pubblicata tra il 1990 e il 2006 su l’Italia Scacchistica, Zeitnot era l’appuntamento mensile con la provocazione, la polemica, il riferimento colto, la posizione controcorrente, la difesa dei deboli, l’oscuro presagio - e perché no, lo sproloquio. 

      Non tutto era sempre esatto, non tutto sempre condivisibile. Mai però la penna di Bolmida si è inchinata alla banalità - o come direbbe lui, al guadagno di un misero pedone. E allora avanti, a forza di colpi di scena e di spettacolari sacrifici.

      Sotto la lente della storia, i pezzi di Bolmida – qui raccolti in numero di 101 - mantengono intatto il loro fascino e, in massima parte, la loro attualità. Perché le voci fuori 
      dal coro hanno sempre qualcosa di interessante da dire.

      =======================

      Nei vent’anni in cui sono stato direttore (ed editore) de L’Italia Scacchistica, mai ho trovato articoli che abbiano suscitato tante discussioni – in positivo e in negativo – come Zeitnot di Carlo Bolmida. Sono quasi giunto a credere che ricevendo la rivista i Lettori andassero per prima cosa a vedere quale era l’argomento trattato da Zeitnot. E poi, se il caso, lettere di plauso o di protesta o di rettifica...

      Lo stile di Zeitnot era tagliente, ironico, sarcastico, contestatore, ma comunque brillante, e rispecchiava perfettamente l’Autore, come sa chi lo ha conosciuto di persona.

      [dalla prefazione di Adolivio Capece]

      A corto di tempo.

      Se mai è possibile definire elzeviro una qualsiasi rubrica a tema scacchistico, questa deve essere Zeitnot di Carlo Bolmida. 

      Pubblicata tra il 1990 e il 2006 su l’Italia Scacchistica, Zeitnot era l’appuntamento mensile con la provocazione, la polemica, il riferimento colto, la posizione controcorrente, la difesa dei deboli, l’oscuro presagio - e perché no, lo sproloquio. 

      Non tutto era sempre esatto, non tutto sempre condivisibile. Mai però la penna di Bolmida si è inchinata alla banalità - o come direbbe lui, al guadagno di un misero pedone. E allora avanti, a forza di colpi di scena e di spettacolari sacrifici.

      Sotto la lente della storia, i pezzi di Bolmida – qui raccolti in numero di 101 - mantengono intatto il loro fascino e, in massima parte, la loro attualità. Perché le voci fuori 
      dal coro hanno sempre qualcosa di interessante da dire.

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      Nei vent’anni in cui sono stato direttore (ed editore) de L’Italia Scacchistica, mai ho trovato articoli che abbiano suscitato tante discussioni – in positivo e in negativo – come Zeitnot di Carlo Bolmida. Sono quasi giunto a credere che ricevendo la rivista i Lettori andassero per prima cosa a vedere quale era l’argomento trattato da Zeitnot. E poi, se il caso, lettere di plauso o di protesta o di rettifica...

      Lo stile di Zeitnot era tagliente, ironico, sarcastico, contestatore, ma comunque brillante, e rispecchiava perfettamente l’Autore, come sa chi lo ha conosciuto di persona.

      [dalla prefazione di Adolivio Capece]

      Anno di pubblicazione:
      2015
      Pagine:
      144+8
      Formato:
      13,3x21 cm
      Rilegatura:
      brossura cucita
      Dorso:
      9 mm
      Peso:
      220 gm
      ISBN:
      978-88-6729-030-7
      Lingua originale:
      Italiano
      Altre informazioni:
      inserto fotografico a colori 8 pagine

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      Estratto Bolmida

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      rating450.5
      Per i ritagli di tempo

      Un libretto simpatico da portare con sé in ogni situazione, magari dove c'è da aspettare, ad esempio dal barbiere, dal medico, ecc ... Una lettura divertente ma a tratti profonda e non priva di approfondimenti, per non separarsi dalla propria passione scacchistica.

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