Scacchi senza quartiere. Incontri per corrispondenza tra circoli nel sec. XIX

      Scacchi senza quartiere. Incontri per corrispondenza tra circoli nel sec. XIX

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      Domande e risposte

      Un affascinante viaggio alle origini del gioco. I match per corrispondenza tra circoli nel sec. XIX documentati e illustrati grazie a un minuzioso lavoro di ricerca storica. Uno spaccato dell’era romantica tra regole all’italiana, matti annunciati, avventurosi sacrifici e regole d’onore.

      589 partite salvate e tramandate ai posteri con i sorprendenti commenti dell’epoca, alla riscoperta [...]

      Autore :
      Carlo Alberto Pagni

      Carlo Alberto Pagni, medico di professione, è giocatore di scacchi per corrispondenza nonché uno dei soci fondatori dell\'ASIGC. Leggi ancora

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      Dettagli Scacchi senza quartiere. Incontri per corrispondenza tra circoli nel sec. XIX

      Un affascinante viaggio alle origini del gioco. I match per corrispondenza tra circoli nel sec. XIX documentati e illustrati grazie a un minuzioso lavoro di ricerca storica. Uno spaccato dell’era romantica tra regole all’italiana, matti annunciati, avventurosi sacrifici e regole d’onore.

      589 partite salvate e tramandate ai posteri con i sorprendenti commenti dell’epoca, alla riscoperta delle scuole di pensiero e dei grandi giocatori che avrebbero ispirato il Novecento.
      Il volume è disseminato di informazioni storiche non solo scacchistiche ed è compendiato da 26 splendide illustrazioni dell’epoca e da altrettante didascalie esplicative che formano quasi un libro a sé.

      Nell’Ottocento il gioco per corrispondenza aveva un fascino tutto suo. Era una specie di misura delle proprie abilità o alle volte un laboratorio dove provare la fondatezza di idee innovative.
      Vi si cimentarono i sodalizi cittadini di tutto il mondo, con sfide multiple e poste anche stravaganti in palio. Ma spesso erano in gioco semplicemente l’onore o il primato intellettuale di un’intera città.
      Non di rado i circoli belligeranti si stringevano attorno a scacchisti di fama mondiale e non meno sovente erano i grandi campioni ad essere sfidati a singolar tenzone da questa o quella città.
      In questo brulicar di sfide e controsfide, trovarono nome molte aperture che ancora oggi usiamo, dalla difesa Russa alla difesa Francese al gambetto Scozzese...

      Al centro di questa straordinaria testimonianza storica sono naturalmente le continue sfide tra i circoli scacchistici dell’Ottocento. Ma sono anche i mezzi di trasporto delle mosse, dalle carrozze agli elefanti, dai corrieri alle poste, dal telegrafo al telefono - quasi una magia al tempo. Sono i campioni come Steinitz o Chigorin o Serafino Dubois; ma anche Miss Gilbert, la “regina degli scacchi” e molti altri padri dimenticati del nostro gioco. Sono i testi che ispirarono le mosse di quel secolo, come il celeberrimo Handbuch di Bilguer. Sono le riviste, come la Deutsche Schachzeitung o il British Chess Magazine, ma anche i quotidiani che parteggiavano per i locali. Sono, soprattutto, i molti aneddoti che compongono questo inesauribile racconto...

      Scacchi senza quartiere. Incontri per corrispondenza tra circoli nel sec. XIX

      Un affascinante viaggio alle origini del gioco. I match per corrispondenza tra circoli nel sec. XIX documentati e illustrati grazie a un minuzioso lavoro di ricerca storica. Uno spaccato dell’era romantica tra regole all’italiana, matti annunciati, avventurosi sacrifici e regole d’onore.

      589 partite salvate e tramandate ai posteri con i sorprendenti commenti dell’epoca, alla riscoperta delle scuole di pensiero e dei grandi giocatori che avrebbero ispirato il Novecento.
      Il volume è disseminato di informazioni storiche non solo scacchistiche ed è compendiato da 26 splendide illustrazioni dell’epoca e da altrettante didascalie esplicative che formano quasi un libro a sé.

      Nell’Ottocento il gioco per corrispondenza aveva un fascino tutto suo. Era una specie di misura delle proprie abilità o alle volte un laboratorio dove provare la fondatezza di idee innovative.
      Vi si cimentarono i sodalizi cittadini di tutto il mondo, con sfide multiple e poste anche stravaganti in palio. Ma spesso erano in gioco semplicemente l’onore o il primato intellettuale di un’intera città.
      Non di rado i circoli belligeranti si stringevano attorno a scacchisti di fama mondiale e non meno sovente erano i grandi campioni ad essere sfidati a singolar tenzone da questa o quella città.
      In questo brulicar di sfide e controsfide, trovarono nome molte aperture che ancora oggi usiamo, dalla difesa Russa alla difesa Francese al gambetto Scozzese...

      Al centro di questa straordinaria testimonianza storica sono naturalmente le continue sfide tra i circoli scacchistici dell’Ottocento. Ma sono anche i mezzi di trasporto delle mosse, dalle carrozze agli elefanti, dai corrieri alle poste, dal telegrafo al telefono - quasi una magia al tempo. Sono i campioni come Steinitz o Chigorin o Serafino Dubois; ma anche Miss Gilbert, la “regina degli scacchi” e molti altri padri dimenticati del nostro gioco. Sono i testi che ispirarono le mosse di quel secolo, come il celeberrimo Handbuch di Bilguer. Sono le riviste, come la Deutsche Schachzeitung o il British Chess Magazine, ma anche i quotidiani che parteggiavano per i locali. Sono, soprattutto, i molti aneddoti che compongono questo inesauribile racconto...

      Anno di pubblicazione:
      2004
      Pagine:
      304
      Formato:
      17x24 cm
      Rilegatura:
      brossura cucita con bandella
      Dorso:
      19 mm
      Peso:
      604 gr
      ISBN:
      978-88-88756-18-9
      Lingua originale:
      Italiano

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